L'autrice ci dona un'opera prima intensa, schietta. Agata attraversa il dolore del rifiuto materno, dell'abbandono, dell'umiliazione, del non amore, ma rinasce scoprendosi una donna forte e consapevole. "Non ti ho chiesto io di mettermi al mondo, mamma, quindi tu avresti dovuto fare solo una cosa... amarmi, ma non lo hai fatto... E io che figlia sono stata? Sono stata una figlia a cui è stato negato l'amore di una donna mai cresciuta che non era pronta a diventare madre e chissà se mai abbia voluto esserlo".