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La coscienza metaletteraria di Dante: le rifrazioni strutturali della «Comedìa»

Sottotitolo non presente

Descrizione

Sulla base di una macrostruttura virtuale, costruita sulle cornici purgatoriali degli incontinenti, da alcune "disattenzioni" narrative, una confusione di papi, uno scambio di re, una biografia romanzata, con al centro un'enigmatica conversione segreta, Alberto Granese, in "La coscienza metaletteraria di Dante: le rifrazioni strutturali della «Comedìa»", coglie gli indizi della fretta ansiosa del poeta di giungere all'incontro non più dilazionabile con i lettori, a cui pur doveva una persuasiva spiegazione non dell'ordinamento di un singolo regno ultramondano, come del resto aveva già fatto, ma dell'architettura generale del poema, delle ragioni strutturali che lo fondano.
La coscienza metaletteraria di Dante: le rifrazioni strutturali della «Comedìa»
25,00

 
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