Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Ho eretto una statua per ridere. L'antropologia e Pier Paolo Pasolini

Sottotitolo non presente

Descrizione

Questo libro prosegue il lavoro su una teoria cognitiva della narrazione che dia conto della specificità del narrare antropologico. Mi muovevo ai margini dell'antropologia, e a ogni passo mi tornava alla mente la figura di Pasolini. È difficile non pensare al continuo interesse del poeta friulano per l'antropologia, quando Bateson ci parla dello scienziato come di colui che possiede una sintassi dei tipi logici sensibili alle metafore, o Leiris scrive che esporre alla luce del giorno la propria soggettività rappresenta la miglior garanzia di obiettività, o ancora rileggendo la critica di Wittgenstein all'opera di Frazer.
Ho eretto una statua per ridere. L'antropologia e Pier Paolo Pasolini
26,00

 
Photo gallery principale