Alejandro Merizalde cattura l'anima nascosta di Venezia. Il suo obiettivo si posa sull'architettura meno conosciuta e sull'eterea bellezza della laguna. Alejandro Merizalde ha iniziato a fotografare Venezia nel 2008. Dopo un primo impatto deludente con la città, causato dall'eccesso di visitatori, vi fece ritorno qualche anno dopo, nel corso di un breve viaggio invernale: le condizioni di cielo coperto e nebbia gli permisero di cogliere la vera bellezza di Venezia, lontana dal turismo di massa. Dal 2013, Merizalde inizia a utilizzare tempi di esposizione più lunghi per ridurre l'impatto dell'attività umana e valorizzare l'architettura della città. Gli effetti ottenuti lo hanno portato a distaccarsi gradualmente dalle vedute più iconiche della città, come la Basilica di San Marco, il Ponte dei Sospiri e le gondole. Da allora, predilige esplorare la laguna e le zone meno conosciute, quelle dove i veneziani conducono la propria vita quotidiana.