Un ragazzo, un giovane scrittore, che ha appena finito le superiori, scrive un libro con un titolo pesante, uno di quelli che fa storcere il naso. Difficilmente lascia indifferenti e la curiosità di leggerlo può essere dettata da un sentimento di condivisione o di forte critica. Ognuno vedrà questo libro a suo modo, basandosi sull'esperienza personale di un passato vicino o lontano. Oppure, se opera nell'ambito scolastico, per un interesse didattico, sentendosi molto più coinvolto; ma troverà al suo interno anche i pareri di filosofi, professori e politici, a testimonianza di come sia necessario arrivare quanto prima a una riforma scolastica. L'esperienza di Alessandro è stata molto negativa: ne parla con franchezza - separando nettamente le sue mancanze di studente da quelle dell'istituzione scolastica - e facendo il punto su quanto ancora si debba lavorare in Italia per rendere la scuola un ambiente dove i giovani si sentano accolti, capiti e guidati per mano verso il loro futuro di cittadini consapevoli.