Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Alla fine del tempo. Sulle tracce della dimenticanza

Sottotitolo non presente

Descrizione

"Dove la strada discende per una lunga serpe di ciottoli, rotolata fra le umide conche terrose, l'Alpe - tagliata da un vento dell'ovest - sibila come nudi sonagli di pietre nude. Nudi persino gli orizzonti; incagliata verso il principio nascente d'un perduto luglio, carico di more, s'erge una pieve: diroccata come diroccato è il signore dei dirupi nel primo sole torrentizio dell'anno, che concede il suo subisso di rocce, incastonato in un viluppo di rami franti e sterpaglie; mistici e impennacchiati suoni frinenti di cicale oblique nei boschi, aride sabbie e polverose, segnano il respiro nei danzanti voli d'uccelli che uggiosamente canicolano nel crepuscolo delle forme terrestri; lontane, già spente nei lumi delle notti giacciono sgualcite, come coperte rotte, le città - tra spettri e grembi luccicanti di fanali. A quale senso giungiamo? Alle civette che guizzano come un demone - squittendo - e seguono il vorticoso sangue nelle vene."
Alla fine del tempo. Sulle tracce della dimenticanza
22,00

 
Photo gallery principale