Mosca, anni '40: gli anni del terrore staliniano, delle repressioni, dei gulag. In un mondo che lascia ben poco spazio alla felicità e all'immaginazione, un gruppo di ragazzi vive la propria infanzia nell'affascinante scenario di vicolo Obydenskij, a Mosca. Attraverso le parole dei grandi filosofi contemporanei, essi interpretano gli avvenimenti che li circondano, con gli occhi della propria coscienza: i personaggi, che come precisa l'autore possiedono nomi, cognomi e dati biografici assolutamente reali, ci immergono in una realtà storica solo apparentemente lontana.