Siamo nel 1958, l'anno della sceneggiatura dei "Soliti ignoti", film scritto e girato a ridosso del boom economico. E anche i ladri devono andare incontro alla modernità, adattarsi ai tempi che cambiano. Per rubare, per fare il grande colpo, nell'oggi serve un piano «scientifico», ed è quello che tenta di elaborare un gruppo di improvvisati e improbabili "scienziati" del crimine. Considerato uno dei principali capolavori della cinematografia italiana, I soliti ignoti è ripercorso nel volume scena dopo scena per farne emergere con chiarezza l'architettura strutturale. Un lavoro di analisi che rivela quanto la brillante caratterizzazione di ogni personaggio, e il sapiente dosaggio di realismo, commedia e dramma, siano il risultato di una perfetta padronanza delle strutture narrative, dei linguaggi e degli archetipi profondi della drammaturgia. Leggere I soliti ignoti in questa prospettiva è come studiare un classico del cinema e insieme un grande manuale di sceneggiatura. Ogni riga del testo filmico esprime tutte le emozioni necessarie alla scena e, allo stesso tempo, contiene tutti gli elementi che servono a far progredire il conflitto tematico, principio costruttivo che attraversa ogni film capace di raggiungere il pubblico in modo universale. Il libro contiene il testo completo della sceneggiatura originale del film.