"(...) in un gioco, appunto dickinsoniano, di palpitazioni che ora dicono ora tacciono il messaggio pieno, il mondo dell'autrice di questa suite si salda all'universo della poetessa di Amherst, gli oggetti e gli scenarî della nostra epoca si sovrappongono a quelli di Emily senza sopraffarli né tantomeno cancellarli. (...)"