Non può esserci pace e libertà senza giustizia sociale. La richiesta di giustizia sociale è una sfida che mira a superare l'indifferenza con l'impegno civile. L'autore analizza l'etica pubblica del riformatore Martin Lutero nel contesto teologico e sociale nel quale si è sviluppata. Dal confronto con Thomas Müntzer e con gli anabattisti di Zurigo emerge una ferita storica e un pluralismo interpretativo. A 500 anni di distanza, nella frastagliata umanità nella quale viviamo, è necessario allestire a livello ecumenico una piattaforma di riflessione che coniughi teologia e etica pubblica per individuare quali strade possano venir incontro alle grida di dolore che si elevano al cielo di coloro che vedono i loro diritti violati e il cui orizzonte di speranza è oscurato.