Sorto sui resti di una villa rustica romana, il fortilizio della Brunelde è citato per la prima volta nel 1208 come infeudato ai Conti d'Arcano, Marescalchi e Confalonieri ereditari del Patriarca d'Aquileia, che tuttora lo abitano stabilmente. Dopo le modifiche successive al terremoto del 1348 e gli ampliamenti voluti alla fine del Quattrocento da Giovanni Nicolò d'Arcano su indicazioni progettuali del Fratello Rizzardo, il complesso non ha subìto modifiche significative e gli interni si mostrano ancora ricchi di arredi, di memorie e di opere d'arte.