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La violenza non ha sesso. Alle radici della relazione malata

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Descrizione

Per spiegare il fenomeno della violenza cosiddetta domestica, l'opinione pubblica (in linea con la letteratura corrente), è solita ricorrere ad argomentazioni come la follia, il raptus, la violenza di genere e il femminicidio, il troppo amore, le responsabilità della società e della disgregazione della famiglia. L'autrice (impegnata da decenni nel lavoro clinico con il disagio relazionale) è dell'opinione che nessuna di queste teorie abbia centrato la questione e considera alcuni aspetti cui si ricorre per argomentare questo increscioso fenomeno (la violenza di genere e il femminicidio) potenzialmente favorenti la conflittualità nella relazione affettiva. Ella ritiene che il nocciolo del problema sia altrove, in questioni riassunte nelle espressioni "teoria dell'analfabetismo psicologico" e "teoria del debolicidio", le quali, a suo avviso, dovrebbero essere integrate nell'ambito delle attuali conoscenze di questo fenomeno. "Alle radici della relazione malata" propone una dettagliata disanima anche dell'origine dell'aggressività, della violenza e della crudeltà (fenomeni distinti, per l'autrice), fornendo un'originale interpretazione di come queste tendenze si sviluppino nella personalità degli esseri umani.
La violenza non ha sesso. Alle radici della relazione malata
22,90

 
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