Un uomo di nome Sommerkamp che si mormorava fosse un principe transilvano, un professore a cui viene un colpo apoplettico dopo aver scoperto un'opera del grande maestro Gerolamo Vanacche detto Bosco, un bambino che vuole imparare a leggere per capire i nomi delle strade e delle città e potersene finalmente andare in giro per il mondo... Sono solo alcuni degli incredibili personaggi che popolano questa raccolta di racconti di Antonella Ossorio e che hanno tra loro un minimo comun denominatore, un fil rouge che percorre tutta la narrazione: il tempo. un tempo che rende incerta la memoria ma che serve a trovare le parole giuste per chiamare le cose col loro nome e sempre "custodisce i germogli del futuro e di tutte le sue infinite variabili".