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Libertà di pensiero e diritto di critica del lavoratore

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Descrizione

Il lavoro indaga il fondamento del diritto alla libera manifestazione del pensiero del lavoratore subordinato, con particolare attenzione agli argini imposti da dottrina e giurisprudenza a questo "principio inviolabile". Nel tempo, si sono individuati limiti "esterni", deducibili da altre norme (Cost., St. lav. e cod. civ.), e limiti "interni", insiti nell'art. 1 St. lav. (titolarità, luoghi e mezzi di esercizio del diritto). Si tratta di un principio sostanzialmente illimitato, che trova contenimento dinanzi a diritti paraordinati con cui si impone un bilanciamento. È nell'art. 2 Cost., e nella lesione dell'immagine, dignità, o riservatezza della controparte, che si può indentificare il limite principale al legittimo esercizio della libertà di opinione del lavoratore; limite che rischia di essere oltrepassato quando si entra nel mondo delle nuove tecnologie, in territori e spazi spesso inesplorati ed evanescenti, come nel caso dei social network o dell'Intelligenza Artificiale.
Libertà di pensiero e diritto di critica del lavoratore
35,00

 
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