"Vampata" è un resoconto lucido e delirante delle sensazioni provate dal protagonista. Con una prosa tagliente che attinge a numerosi elementi del linguaggio poetico, l'autore plasma la materia della rabbia, del trauma e della saturazione percettiva e la distribuisce in dodici movimenti, suggerendo, inoltre, una tripartizione - Scintilla, Incendio e Cenere - che riflette la progressiva e disperata combustione dell'Io. Le tappe di questa disgregazione schizofrenica dell'identità sono scandite da un cambio di registro che, come il fuoco, assume forme e sfumature diverse man mano che si consuma.