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Credere obbedire insegnare. Voci critiche sulle Indicazioni Nazionali 2025 per il primo ciclo di istruzione

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Descrizione

Cosa indicano le Nuove Indicazioni? Molto semplice: le Nuove Indicazioni 2025 indicano il passato, mosse dalla paura e dal bisogno di controllo autoritario. Trasmettono sfiducia, fastidio e una «prudenza» che rattrappisce lo sguardo lontano, vitale, desideroso del futuro. Ci mostrano vari oggetti di paura: il corpo dell'alunno/a, la sua sessualità, la sua affettività, le sue competenze socioemotive e relazionali, il suo benessere. Gli alunni/e sono visti con un misto di paternalismo, sfiducia e timore, e come loro la libertà di insegnamento e l'autonomia delle scuole. Un altro oggetto di paura è la complessità epistemologica dei saperi, tanto cara a Edgar Morin. Anche il mondo globale nella sua complessità impaurisce: l'altro da sé irrita l'identità nazionale e questo animus trabocca in modo evidente nell'approccio delle Nuove Indicazioni alla Storia. 17 voci critiche commentano le Nuove Indicazioni 2025: L. Alessandri, F. Bocci, I. Colombo, C. Corsini, S. D'Alessio, I. Fiorin, N. Fonzo, V. Gheno, I. Gianeselli, S. Giusti, D. Ianes, F. Lorenzoni, G. Matucci, V. Migliarini, M. Piccioli, L. Raina, G. Vadalà.
Credere obbedire insegnare. Voci critiche sulle Indicazioni Nazionali 2025 per il primo ciclo di istruzione
16,50

 
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