La riforma elettorale, promessa dalla Sinistra storica prima della sua ascesa al potere, ma approvata soltanto nel gennaio 1882, è stata accompagna da una mobilitazione nazionale a "geografia variabile" concretizzatasi per lo più in assemblee pubbliche svoltesi prevalentemente nei teatri. Questo volume esamina per la prima volta, in tutte le province del Regno, le forme, i linguaggi e i numeri della campagna per l'allargamento del suffragio nel biennio 1880-1881, interrogandosi sul significato periodizzante di queste manifestazioni e sul rapporto storicamente controverso degli italiani e delle italiane con la cittadinanza e i diritti politici.