L'incontro tra Emilja Frankenstein Soderini e Fra' Girolamo Moretti non fu soltanto un episodio biografico, ma un simbolo di un più ampio movimento culturale che cercava, in quegli anni, di riconciliare fede e ragione, tradizione e modernità, maschile e femminile. La loro collaborazione, e il ruolo della contessa come promotrice e ispiratrice della ricerca grafologica, riflette la capacità di due menti libere di trascendere i limiti imposti dal loro tempo per dar vita a un dialogo fecondo tra discipline, esperienze e sensibilità