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Per vie illegali. Fonti per lo studio dei fenomeni illeciti nel Mediterraneo dell'età moderna (secoli XVI-XVIII)

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Descrizione

Entro una cornice comparativa, e muovendosi tra XVI e XVIII secolo, il volume prova a raccogliere alcuni tra gli studi più recenti in tema di illecito marittimo nelle sue più varie espressioni. Lo spazio preso in considerazione è quello mediterraneo, dal Maghreb all'Adriatico, dalla Sicilia alla penisola iberica attraverso la Corsica; uno spazio all'interno del quale, a seconda delle circostanze e delle aree, si contrabbandano armi, polvere da sparo e altri beni strategici, si praticano finti naufragi, si realizzano imbrogli nella redenzione dei captivi in terra d'Africa, molto più semplicemente si prova a frodare le dogane e a non pagare i relativi diritti. Tutti questi aspetti - e non solo - sono trattati nelle pagine di questo libro, con la debita attenzione anche alla dimensione giuridica del problema, confrontandosi con recenti categorie storiografiche quali quelle di "frontiera" e di "commercio interculturale" nonché provando ad elaborare attraverso un approccio di indagine "dal basso" una sorta di sociologia delle pratiche illecite.
Per vie illegali. Fonti per lo studio dei fenomeni illeciti nel Mediterraneo dell'età moderna (secoli XVI-XVIII)
18,00

 
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