Questo 2° Report ne amplifica la portata innovativa esibendone nuove sperimentazioni e rappresentazioni. Partendo dal presupposto che l'architettura è arte, storia che si fa facendosi e che nel suo esser gemmazione d'una società e della sua contemporaneità essa è, al tempo stesso, visione, progettazione, organizzazione e concertazione delle attese di civiltà d'un certo gruppo in un certo spazio-tempo (il Bel Paese negli ultimi decenni, per esempio), il testo, attraverso un iniziale, breve saggio di critica sociale e congiunta, rapida immersione nei lessici formali, morali e "materiali" dell'oggi solo italico, atterra poi, nelle parti II° e III°, sui territori delle più sofisticate tecnologie dell'architettura globale. Diaframmi, membrane e rivestimenti "eco powered" e foto-dicroici vengono infatti presentati come ciò che nel mondo s'è fatto o si sta ancora facendo in questa direzione.