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Verità psichica, psicoanalisi, senso di giustizia. Trasformazioni e costruzioni della verità nel campo analitico

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Descrizione

La verità potrebbe essere definita come un "concetto limite" perché la realtà oggettiva si sottrae alla vista. La verità non può essere contemplata pienamente. È un ideale verso cui convergono le nostre narrazioni per tentare di rappresentare qualcosa la cui conoscenza completa è di per sé sfuggente. La verità non è pensabile: può essere espressa solo parzialmente. Ancor più difficile è il contatto con la verità oggettiva quando gli individui sono affetti da problematiche di origine psichica che possono far predominare nella mente la negazione, il diniego, l'autotomia, la scissione e la distorsione, con più o meno gravi limiti del "Sé". In queste particolari situazioni, occorre molto lavoro per noi psicoanalisti per riuscire ad aiutare i pazienti a rapportarsi innanzi tutto con la loro verità psichica e, elemento ancora più complesso, accostarsi alla verità oggettiva e poi, nel caso fossero coinvolti in vicende che riguardano il Tribunale, a quella giuridica. Un testo fondamentale sia in ambito psicoanalitico, per allargare la prospettiva fra paziente e analista, sia in ambito giuridico, per meglio comprendere le dinamiche e le variabili che possiamo e dobbiamo considerare quando cerchiamo la verità nei vari ambiti, provando a comprendere che cosa sia presente nella mente quando le persone entrano in contatto con "l'altro da sé", nella complessa dinamica fra realtà psichica e realtà oggettiva.
Verità psichica, psicoanalisi, senso di giustizia. Trasformazioni e costruzioni della verità nel campo analitico
22,00

 
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