Fiori, sassi, orti, ma anche città e strade, e poi cicale e lumache, bambini che non sono più bambini e bambini che lo sono per sempre; giorni, bottoni, ombre. Il mondo di Beatrice Masini è fatto di cose vicine, spesso piccole di misura, qualche volta molto grandi nella loro piccolezza: le cose che arredano la vita quotidiana e che se non viste, non guardate, non dette rischiano di scomparire. La poesia è il modo più rapido e sicuro per tenerle strette, misurate dai metri o in libertà, e ricordare ciò che è importante: il bello del brutto, un anello perduto, un filo d'erba, un guerriero che dorme, ineffabili amicizie animali.