L'errore cosmico del materialismo, radicato nella scienza classica, risiede nella superbia dogmatica che svela nel momento in cui sostiene che la realtà sia composta esclusivamente da materia e che tutti i fenomeni possano essere spiegati attraverso leggi fisiche. In tal modo il materialismo ignora le sfaccettature complesse dell'esperienza umana e della stessa realtà. La sua visione restrittiva trascura il ruolo dell'aspetto immateriale e dell'esperienza soggettiva in campo filosofico, creando così un'immagine parziale e limitata del cosmo che ci circonda. Uno dei principali limiti del materialismo è la mancanza di adeguati strumenti per spiegare fenomeni sottili e complessi come la coscienza, l'esperienza estetica e il significato dell'esistenza umana. Questi aspetti immateriali dell'essere umano non possono essere semplicemente ridotti a processi elettrici nel cervello o a reazioni chimiche, poiché implicano un'interazione tra la dimensione fisica e quella metafisica. Inoltre, la visione materialista si imbatte in insormontabili limiti quando affronta aspetti dell'universo come l'origine della vita, il libero arbitrio e il significato profondo dell'esistenza.