Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

'O paese mio

Sottotitolo non presente

Descrizione

"'O paese mio" presenta sedici liriche nella lingua che fu di Ferdinando Russo, Di Giacomo, Basile, Viviani, Eduardo De Filippo. Il numero, scaramanticamente scelto, è il più beneaugurante tra quelli considerati dalla Smorfia napoletana. Ciascuna poesia apre una finestra sulla vita che quotidianamente si anima nelle case, nei vicoli o nei cortili di un qualsiasi centro campano. A partire dai profumi, 'e prufumme d''o palazzo, che prendono corpo e sostanza nelle cucine di uno condominio e si spandono, fondendosi tra loro, sino a impregnare i panni stesi ad asciugare. Per continuare con l'istantanea dell'impicciona, 'a signora 'onna Maria, che tutto osserva e critica, nonostante sia impegnata nelle faccende di casa. Non mancano riferimenti alla cucina con 'a menesta d''a signora (p''a menesta mmaretata / mo' ce vo' serve l'impegno...); all'Eterno con il Patrenosto napulitano; la descrizione di vicoli e abitanti: 'o vico; del lotto: 'o terno sicco; del Natale: tiempo 'e zampogne; del paese natio: 'o paese mio; della morte: modernità e susetta; della vita: l'ammore è e palomme. La raccolta è arricchita da immagini e da un dizionarietto utile alla comprensione della lingua napoletana.
'O paese mio
8,00

 
Photo gallery principale