Grazie soprattutto a Gino Bagaglini, che ne fu testimone oculare, abbiamo ricostruito le modalità con cui il 19 febbraio 1944 un plotone di gendarmi tedeschi attuò la strage di Pratolungo e abbiamo evidenziato come l'uccisione di Artemisia Mammucari permise ai 20 rastrellati di tentare la fuga, sì che la rappresaglia tedesca riuscì soltanto a metà, poiché 10 persone riuscirono, saltando nel fosso e fuggendo, a salvarsi. Né partigiani né martiri, ché i martiri non fuggono; ma persone comuni, quasi tutti contadini, travolti dalla terribile violenza della guerra in cui un Duce furbastro, cialtrone e gradasso aveva precipitato il popolo italiano, «per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo» diceva; e mentiva.