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Le vie del potere sono emotive

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Descrizione

Nel gioco costante dell'interazione con gli altri esseri umani, l'Altro può essere identificato come Altro-da-sé o come Altro-come-sé. L'interlocutore, quando è l'Altro-come-sé, viene percepito e riconosciuto come simile e quindi accolto in una relazione positiva e filiaca, in cui amicizia, simpatia e favore modulano l'interscambio continuo. La relazione filiaca genera il Servizio e la Cura, cioè l'essere-per-con l'Altro. Le pagine più belle della storia e delle relazioni umane sono intessute di Cura: lo stesso essere umano è Cura, come ha convincentemente teorizzato M. Heidegger. Nell'altra possibilità, quella dell'interlocutore percepito come l'Altro-da-sé, il diverso e il contrario, viene negata la similarità e l'Altro diviene l'oppositore o addirittura il nemico da cui difendersi. In questo caso l'Altro è sempre da sospettare e temere, per essere pronti a proteggersi e per non avere cattive sorprese. La relazione ostile nasce dal bisogno di Controllo e di Dominio sull'Altro, che si esprime nell'essere-contro abituale e ordinario. Le pagine più orribili della storia e delle relazioni umane sono state scritte in nome della conquista e della sottomissione, all'ombra della Morte. Non esiste una terza possibilità: infatti l'indifferenza e l'ignoramento sono forme di allontanamento e di fastidio, né più e nemmeno quindi della stessa sostanza della rabbia e della paura.
Le vie del potere sono emotive
15,00

 
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