Un libro che ripercorre l'esperienza artistica di una pittrice della seconda metà del Novecento. I soggetti preferiti dall'artista rientrano in quella che potremmo definire "banalità" quotidiana, ma non vi figurano mai paesaggi urbani o persone. L'artista crede nella bellezza della natura e ne vuole cogliere l'attimo fuggente ben consapevole del continuo mutare della luce. La sua pittura a rilievo cattura la luce, ne fa variare l'intensità e la tonalità del colore semplicemente variando il punto di vista.