Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Trattato delle lacrime. Fragilità di Dio, fragilità dell'anima

Sottotitolo non presente

Descrizione

Le lacrime di Giacobbe, di Esaù o di Giuseppe, quelle dei profeti stimolano a riflettere sulla gamma di emozioni che esse significano, dalla disperazione alla gioia, dalla rivolta alla compassione. Ma la questione fondamentale che esse sollevano è quella della natura dell'uomo, questo essere che dovrebbe portare in sé l'immagine di Dio, e che pure è capace di lacrime, sollevando in tal modo interrogativi sulla sua fragilità costitutiva. La tradizione orale dell'ebraismo non esita a contravvenire all'interdetto della rappresentazione di Dio evocando le sue lacrime. Su chi e su che cosa piange l'Eterno? Analizzando le risposte della tradizione ebraica, l'autrice mostra come esse si colleghino con un pensiero orientato verso la vita condivisa.
Trattato delle lacrime. Fragilità di Dio, fragilità dell'anima
17,50

 
Photo gallery principale