A cinquant'anni di distanza dai suoi studi liceali, Viola rievoca la vita quotidiana degli studenti del Liceo Archita di Taranto tra fine Ottocento e inizio Novecento in un romanzo bifronte, Quinta Classe. Da un lato scorrono sullo schermo della memoria scene di una Taranto umbertina che già allora non c'è più e scene di vita quotidiana di studenti del Regio Liceo Ginnasio Archita; dall'altro c'è il plot narrativo del romanzo vero e proprio. La contesa per l'amore di una prostituta fra uno studente ripetente ed un suo smidollato professorino del Liceo.