Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno

Sottotitolo non presente

Descrizione

Ci sono libri che parlano d'amore. Altri che offrono al lettore la possibilità di risolvere un oscuro mistero. Altri ancora che consentono a chi legge di "vedere" luoghi mai visitati di persona... "Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno" affronta tutti questi temi. L'amore di cui si parla, naturalmente, è quello per i libri, l'oscuro mistero offerto sotto forma di giallo coincide con il meccanismo che consente a un manoscritto di arrivare alla pubblicazione mentre, i luoghi affrontati dalla narrazione, sono gli ambienti di una casa editrice: le scrivanie dei redattori, i telefoni degli uffici stampa, i carrelli dei magazzinieri e, in modo particolare, i modi di agire e di pensare di tutti coloro che, giorno dopo giorno, affollano la stanza di un editor (per mezzo di mail, telefonate, plichi raccomandati, messaggi su facebook e visite personali) per perorare la causa della stampa di un libro. Scritto pensando a tutti coloro che sognano di scalare le classifiche dei best seller o che, più semplicemente, desiderano scoprire cosa si nasconde dietro le quinte del lavoro di un editore, "Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno" distilla sotto forma di consigli l'esperienza di una vita vissuta tra la carta e l'inchiostro, il frastuono delle macchine tipografiche e gli spietati rendiconti dei librai. Il risultato è un manuale per chi desidera rapportarsi in modo corretto con una casa editrice.
Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno
10,00

 
Photo gallery principale