Descrizione
Salvador è un idraulico dalla spiccata sensibilità. Clara un'artista ignorata dalla critica e dal pubblico. Si incontrano in una sera di tempesta nel centro culturale dove lei, durante un deserto finissage, mette in atto un gesto inaspettato. Sarà l'inizio della loro tortuosa storia d'amore e di una serie di eventi che culmineranno in un'affollatissima sagra di provincia, momento delirante e felliniano dove Clara intende esporre la sua opera definitiva. "Clara e confusa", il romanzo con cui Cynthia Rimsky ha vinto il Premio Herralde, unica scrittrice cilena insieme a Roberto Bolaño ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento, è un libro spensierato e profondo, sfuggente e solido, esilarante e commovente, dove si intrecciano amore, arte e corruzione, e dove si muovono una Porsche, una bara in affitto, un mentore in fin di vita, una banda di idraulici e uno stetoscopio cromato, che Salvador usa per cercare le perdite d'acqua nelle case dei suoi clienti. "Sono un po' confuso", ammette Salvador. "È il segno dei tempi", gli risponde Giudice. Ed è proprio all'interno della tensione tra chiarezza e confusione che Rimsky conduce chi legge. E mentre racconta di un uomo che ha imparato a disconnettersi dal rumore del mondo, degli infiniti modi di amare, soprattutto nella distanza, nell'assenza e nella rinuncia, di una donna che ha assunto con l'arte un impegno assoluto, di un'indagine che finisce per confondere i ruoli tra investigatore e colpevole e del possibile compromesso tra utopia e routine, si interroga ancora una volta sul concetto di identità: appartenere o restare ai margini? Rimanere o allontanarsi? Svelarsi agli occhi degli altri o restare un mistero?