"Quando rientrai a casa mi sentivo a disagio. Mi sentivo in colpa per avere un tavolo con le sedie, un materasso e un lavandino. Mentre mi toglievo le scarpe guardavo in basso per la vergogna, chiedendomi quale fosse il modo più autentico di onorare la vita. C'era chi la viveva all'aperto, chi la sprecava al chiuso, chi la sognava sul terrazzo. Venti minuti dopo non riuscivo più a deglutire, così andai a prendere una birra nel frigorifero. Erano ormai le quattro del mattino, quasi l'ora di smetterla con la realtà."