Nel diritto italiano, la categoria dei quasi contratti è stata formalmente espunta dal codice civile del 1942, ma le figure che ne incarnano la logica obbligatoria continuano a operare con sorprendente vitalità. Questo libro indaga, in una prospettiva comparante tra sistemi di civil law e di common law, il paradosso di regole che obbligano senza consenso, nate nel silenzio dell'obbligato e sopravvissute al silenzio del legislatore. Attraverso un'analisi giuridica e antropologica, si esplora il significato profondo di obbligazioni che sorgono "quodam iure", al di fuori della volontà, e che rivelano i tratti inalienabili una giustizia fondata sulla reciprocità e sull'equilibrio. I quasi contratti mostrano così una giuridicità implicita, collettiva, che sfida il mito del diritto volontaristico e negoziale, aprendo una finestra sul volto ancestrale e inferenziale dell'obbligazione. Presentazione di Antonio Gambaro.