Incontrando parole, ascoltate a cuore aperto, l'autrice ha trovato indicazioni preziose per procedere con maggior chiarezza e forza lungo il complesso sentiero del vivere. Le "parole medicamentose" si sono rivelate fondamentali non solo nel dissipare le nebbie di momenti difficili, ma anche nell'aiutare a superare il dolore e la sofferenza ed accettare ogni momento della vita con impegno e gioia, non ultimo a perseguire un cammino spirituale. Queste parole giungono "come un dardo impregnato di un profondo significato" da cui si può essere suggestionati e trasformati. Citando autori come Krishnamurti, Tolkien, Castaneda e diversi testi - dal Mahabharata al Vangelo, da Pollyanna al Re e il cadavere - viene dispiegato un variegato insieme di filosofie, religioni o semplici linee di pensiero, che stimolano la riflessione.