"Mi aggiravo incerto e incuriosito per quell'immenso scalone quasi buio, sfiorando imponenti statue allegoriche secentesche, accanto al tratto di ponente dell'antica strada romana che taglia in due tutta la città. Non conoscevo quell'edificio monumentale, e mi sentivo un po' in colpa, in difetto. Nulla sapevo di quelle grandi statue... nonché dei suoi illustri e allora celebri abitanti e signori, di cui oggi ben pochi ricordano nome ed imprese". (Dalla prefazione di Eugenio Riccòmini)