Questo volume ricostruisce le idee di Cicerone sull'eloquenza attraverso una lettura filologicamente serrata delle sue principali opere di teoria retorica. Si compone così il modello dell'oratore ciceroniano: non un puro tecnico della parola, ma un intellettuale consapevole, formato alle responsabilità morali e civili da una salda educazione storica, filosofica, letteraria. Prima che di compiacere intenditori raffinati, la sua arte si preoccupa di convincere e trascinare larghe masse di ascoltatori, di manipolare pensieri e emozioni di un pubblico vasto e composito. Ed è solo con Cicerone che a Roma i testi delle orazioni cominciano a venire regolarmente affidati alla scrittura.