"Totemàjje due" porta il titolo del volume che l'autore ha pubblicato nel 1978, pubblicato dalla sede regionale RAI e dalla editrice Carabba, in cui raccoglieva i risultati di inchieste sul floklore abruzzese, già in parte sistemati ne "Il Mangiafavole" (Olschki 1971). Questo volume è la prosecuzione di un viaggio nella cultura popolare, di cui l'autore ha pubblicato altri risultati nelle "Tradizioni popolari d'Abruzzo" (Newton Compton 1995) e in suoi interventi sulla Rivista Abruzzese. Gli oltre cinquant'anni di ricerca sul campo hanno indotto l'autore a tentare il completamento di un discorso in cui la documentazione folklorica è supportata dalla riflessione sul suo passato e sui residui ancora vivi, nella prospettiva della mutazione culturale e dei profondi cambiamenti avvenuti in Abruzzo e Molise nel "modus vivendi" e nelle strutture mentali, con conflittualità che, spesso, provocano forme di nostalgia e di rimpianto per il mondo contadino. Tra gli argomenti che il volume affrontati in chiave critica, ci sono le tradizioni del ciclo calendariale e del ciclo della vita umana, il cibo, gli ex voto, la transumanza, i proverbi, le superstizioni, i canti, le novelle.