Il lavoro nei call center può essere considerato come una delle maggiori espressioni delle trasformazioni socioeconomiche in atto, e per questo è un punto di vista privilegiato per osservarne elementi e caratteri. Ogni trasformazione prevede un confine da attraversare. Trasformare è "dare forma muovendo avanti". Che tipo di confine conosce oggi il lavoro e la sua organizzazione? O, forse, è più corretto parlare di "frontiera"? Uno spazio, cioè, in cui gli elementi predominanti sono l'incertezza e la commistione? A partire dall'analisi del lavoro nei call center in Calabria, si indagano diverse frontiere vissute dai tre principali attori in campo: le organizzazioni, tra burocrazia e flessibilità; i territori, tra mancanza di lavoro e sviluppo dell'occupazione; i lavoratori, tra lavoro desiderato e scelte di vita.