Descrizione
Un viaggio nella memoria collettiva e nei paesaggi interiori della provincia italiana, raccontato attraverso le voci, le vite e le trasformazioni di una contrada in un piccolo paese del nord Italia; luoghi in cui si riflettono le speranze, le fatiche e le contraddizioni di un'intera nazione alla ricerca di riscatto. Dalla civiltà contadina, solidale e religiosa, si passa a quella della fabbrica e dei consumi: la lavatrice in casa, i supermercati, la televisione, l'asfalto e il cemento armato trasformano paesaggi, abitudini, linguaggi e mentalità. La trasformazione investe vita domestica, fede, lavoro, studio, viaggi, relazioni: la modernità penetra con forza nelle scuole di massa, nelle case, nelle strade, imponendo nuovi valori e modelli. Il miracolo economico libera dalla miseria, ma alimenta l'illusione che ricchezza e progresso risolvano ogni contraddizione. Sullo sfondo, il Paese vive una metamorfosi profonda: alti esempi di eroismo e cultura convivono con grettezza e nichilismo, perché la risposta alla storia resta sempre individuale. Emblematica la vicenda del Vajont, concentrato di fiducia nel progresso e tragedia dell'approssimazione, dove il profitto ha prevalso su verità e responsabilità. Attraverso le storie e le memorie della "povera gente", il racconto- saggio di Siviero si dipana in una rete di storie vere: figure simboliche e memorabili, vite umili che raccontano un'intera epoca italiana, sogni individuali travolti e trasformati dal vento collettivo della Storia.