Il volume ha un approccio interdisciplinare e lo studio parte dall'indagine su due nozioni: quella di "occidente" e quella di "globalizzazione". La prima è presa in esame con lo scopo di individuare alcuni tratti culturali specifici, attraverso un'analisi storica dall'antichità classica al secondo dopoguerra; la seconda è studiata con l'intento di metterne in discussione l'effettiva esistenza. L'autore termine la propria disamina con una serrata critica dell'idea di progresso. Su queste premesse e sulla base delle attuali tensioni geopolitiche, nella seconda parte l'opera dimostra la portata identitaria relativa e non universale - come spesso si crede - di concetti e di valori quali l'universalismo e il diritto internazionale, la democrazia e lo stato di diritto, la laicità e i diritti umani.