Gramsci s'interessava anche alla musica, in particolare alla lirica, apprezzando, contro le tendenze del suo tempo, sia Verdi che Wagner. Questo libro segue il filo dei rapporti di Gramsci con la musica lungo la sua vita: le prime esperienze sarde, gli anni torinesi, il rapporto con la moglie Giulia Schucht, eccellente violinista, la sospensione degl'interessi musicali davanti a più urgenti responsabilità politiche, e infine, negli anni del carcere, le acute considerazioni sul melodramma nell'ambito della riflessione sulla cultura popolare-nazionale.