L'opera di Felipe García Quintero (1973) è tra le più solide nell'attuale panorama della poesia colombiana, voce che si proietta in un contesto ispanoamericano più esteso e che entra in contrasto con le diverse poetiche degli autori della sua generazione per il tono austero e visionario della sua ricerca poetica. In "Cose viste" c'è un cuore che anima ogni cosa, come quando in un verso enigmatico l'autore scrive: "E come un sussurro batte il deserto dell'aria".