Con questo libro le cose sono andate così. Un anno e pià fa proposi a Flavia di scrivere qualcosa. Per raccontare se stessa, la propria vita al fianco del Professore, un modo di "stare insieme", un'idea di famiglia, di ruolo e di impegno al femminile. Lei mi rispose che un libro simile glielo avevano chiesto le Edizioni San Paolo e che aveva già accettato. Ma che gli autori sarebbero stati due, lei e Romani. E mi propose di darle una mano. Poco tempo dopo, in una scherzosa intervista a un quotidiano dell'Alto Adige, parlando del suo rapporto con la moglie, Prodi disse: "Dopo tanti anni si entra in simbiosi, tanto che si somigliano persino le calligrafie". Questo libro lo testimonia da due punti di vista diversi: innanzitutto perché non c'è una riga che non sia stata discussa tra loro (non necessariamente condivisa) ma anche perché contiene, non esplicitato, il segreto della "simbiosi" che è consistita nella condivisione di un legame non solo affettivo ma anche culturale, intellettuale e politico.