La storia della nascita della fisiopatologia scientifica presenta un singolare dissidio. Da un lato, gli storici della medicina presentano una genealogia lineare, che va dai lavori di Giovan Battista Morgagni a quelli di François Xavier Bichat fino a quelli di Rudolf Virchow. Dall'altro lato, gli epistemologi della medicina pongono una cesura tra Bichat e Virchow: vitalista il primo, scientifico il secondo; nel limbo della transizione tra non scienza e scienza il francese, all'origine della medicina scientifica il tedesco. Quest'opera dimostra che entrambi i punti di vista risultano insoddisfacenti e al tempo stesso mette in luce la portata del confronto tra i modelli fisiopatologici di Bichat e di Virchow. Confronto che caratterizza ancora la biomedicina contemporanea, dominata dal paradigma riduzionista di ascendenza virchowiana, ma che vede emergere con forza un nuovo modello sistemico la cui prima manifestazione scientifica è proprio nelle ricerche di Bichat e dei "medici filosofi" a cavallo della Rivoluzione francese.