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Il lampo d'oro. Esistenza di un mistico

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Descrizione

Reattivo, nelle librerie inanellate di incensi, amara e dolce cosa d'inverno, rinfrancava. Con le Sinfonie di Richard Wagner, il Vorspiel del Parsifal, «L'Olandese volante», e membrava i più divini solstizii, un àugure, un maledetto assolutamente santo, un santo-filosofo. Sofia, Diritto, e Speculazione; non bello, non glorioso, la sua Bellezza fisica era interiorizzata: la Natura imita l'arte, diceva Wilde. E porge, come il Soldato, una coppa risvegliata d'idromele. Nulla, nulla, e poi nulla l'avrebbero fermato. Scrivèvasi ancòra con la madre vivente. Quella Sera come in giovanezza, la febbre delle gardenie..., l'àncora di baci, il lampo d'oro. Grembo smisurato di amarezza e d'inquietudine. Peccato! Il suo corpo pùbere e amato, gli anni giovani perduti «...inutilmente».
Il lampo d'oro. Esistenza di un mistico
15,00

 
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