La ricerca filosofica di Levinas è qui accostata da una prospettiva insolita, di tipo genetico, centrata sul suo primo ventennio (1929-1950). L'analisi filologica del primo drammatico confronto di Levinas con Husserl e con Heidegger conduce dritto al cuore del tentativo levinasiano di uscire da un umanesimo del soggetto, di compiere «un passo fuori dall'uomo», per recuperare un nuovo - o forse antichissimo - umanesimo dell'altro uomo.