L'inferno è quando perdiamo la speranza, la voglia di crescere, di esprimerci, di migliorarci. "Peccati, Perversioni, Preghiere" non è un'opera religiosa: è una discesa che risale, una liturgia carnale che scava nell'umano per riportarti in superficie più vivo. Un patto nuovo con te stesso. Perché ognuno di noi può arrivare alla propria estasi. Una raccolta poetica e performativa che cerca il divino nell'uomo - anche passando attraverso le ferite. Da recitare come mantra, da gridare come rivolta, da accarezzare come pelle che trema. Qui non troverai un Dio in cattedra: sentirai il frammento di divino che abita ogni essere. La salvezza non è senza peccato. È "attraverso".