Le migrazioni irregolari sono tra le sfide più complesse del nostro tempo, specchio di una crisi globale che interroga profondamente le scienze sociali. Questo libro propone un itinerario attraverso corpi, luoghi e memorie volto a esplorare le migrazioni come esperienza vissuta, narrata, condivisa. Attraverso metodi partecipativi - etnografici, visuali, creativi - e una forte attenzione alla dimensione etico-politica della ricerca, l'autore intreccia teoria e pratica, con l'intento di restituire la complessità e la dignità di un dialogo con chi è spesso posto ai margini del discorso pubblico. Un laboratorio di saperi in cui la riflessività, la dimensione relazionale e la co-produzione di conoscenza emergono come strumenti per comprendere e trasformare le dinamiche di esclusione e assoggettamento.