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Sentieri

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Descrizione

La poetica di Giorgio Pizzilli, ammicca all'antico, come se il poeta ritrovasse in una forma di linguaggio arcaica la possibilità di raccontare la bellezza e la fragilità del mondo. La natura è certamente la protagonista di questi versi, anche la natura umana, cui l'autore dedica profonda attenzione e discernimento. I passaggi poetici sono alternati a quelli in prosa, dove leggiamo elogi dell'arte come manifestazione sublime della compiutezza umana. La prosa diviene torrente senza argini, dove possono scorrere sia le pepite delle intuizioni più fulgide sia i detriti della critica e dello sfogo. L'autore strizza l'occhio alla rima e al bisticcio, secondo i canoni della tradizione italiana, cercando di cucire sui panni del presente una scoperta fatta di memorie e rimandi alla classicità. Vari sono gli argomenti trattati, dai più usuali fino alla ricerca di forme più personali e inquiete. Appare costante una velata indole di "j'accuse", che rende l'opera, se vogliamo, riferite anche al genere del "Pamphlet".
Sentieri
14,00

 
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