Le due guerre mondiali, ogni successiva ostilità armata, fino a giungere alle crisi odierne, rappresentano "drammatici" avvenimenti di massa che raramente sottolineano le tragedie, famigliari o individuali. Certo se il fante compie sul campo un'azione meritoria avrà una medaglia, per le vittime civili non c'è scampo, saranno per sempre dei numeri da non studiare nei licei o da non ricercare tra gli scaffali di un Istituto Storico o di una biblioteca. In questo lavoro ho tentato di descrivere le storie di queste persone condannate per sempre ad essere solo dei numeri.